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DISTURBI ALIMENTARI

La psicoterapia per i disturbi alimentari è un trattamento fondamentale e spesso indispensabile per affrontare le complesse questioni emotive e comportamentali associate a disturbi come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, e il disturbo da alimentazione incontrollata (BED).

Ecco alcuni approcci comuni utilizzati nella psicoterapia per i disturbi alimentari:
Terapia cognitivo comportamentale:

Essa è uno degli approcci più comuni per trattare i disturbi alimentari. Si concentra sull’identificazione e sulla modifica dei pensieri distorti e dei comportamenti disfunzionali che contribuiscono ai problemi alimentari. Questo può includere tecniche per affrontare l’ansia legata all’alimentazione, migliorare l’immagine corporea e sviluppare abitudini alimentari più sane.

Terapia familiare:

Poiché i disturbi alimentari possono influenzare e essere influenzati dalle dinamiche familiari, la terapia familiare può essere estremamente efficace. Coinvolgendo i membri della famiglia nel processo terapeutico, si mira a migliorare la comunicazione, a promuovere il sostegno reciproco e a modificare i modelli di comportamento disfunzionali.

Terapia psicodinamica:

Questo approccio si concentra sull’analisi dei processi inconsci che influenzano il comportamento alimentare. Attraverso l’esplorazione dei sentimenti, dei desideri e delle esperienze passate, si cerca di comprendere e risolvere le radici profonde dei disturbi alimentari.

Terapia interpersonale (TIP):

La TIP si concentra sulle relazioni interpersonali e su come queste influenzano il benessere emotivo e il comportamento alimentare. Questo approccio mira a migliorare le relazioni sociali e ad affrontare i conflitti interpersonali che possono contribuire ai disturbi alimentari.

Terapia focalizzata sulla consapevolezza:

Questo approccio incoraggia i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie esperienze interne, inclusi i pensieri, le emozioni e le sensazioni legate all’alimentazione.

Attraverso la pratica della consapevolezza e della mindfulness, si mira a ridurre l’impulso verso comportamenti alimentari disfunzionali.

È importante sottolineare che la psicoterapia per i disturbi alimentari spesso si avvale di una combinazione di questi approcci, personalizzati in base alle esigenze individuali del paziente. Inoltre, il trattamento può essere integrato con altre forme di supporto, come il monitoraggio medico, la nutrizione clinica e il supporto sociale.

Quando rivolgersi dallo psicologo?

Rivolgersi a uno psicologo o una psicologa per i disturbi alimentari è consigliabile non appena si notano segni di preoccupazione riguardo ai propri comportamenti alimentari o al proprio rapporto con il cibo.

Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la necessità di consultare uno psicologo specializzato in disturbi alimentari:

Preoccupazioni costanti riguardo al peso, alla forma del corpo o all’alimentazione:

Se i pensieri riguardanti il peso, la forma del corpo o l’alimentazione diventano ossessivi e interferiscono con la vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare aiuto da uno psicologo.

Comportamenti alimentari estremi:

Questi possono includere digiuni, restrizioni alimentari severe, episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori (come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi), o altri comportamenti disfunzionali legati all’alimentazione.

Preoccupazioni eccessive riguardo all’esercizio fisico:

Un’ossessione per l’esercizio fisico e la necessità di bruciare calorie possono essere indicatori di un disturbo alimentare.

Alterazioni dell’umore:

L’ansia, la depressione o l’irritabilità possono essere associate a disturbi alimentari e potrebbero beneficiare dell’intervento di uno psicologo.

Isolamento sociale o difficoltà nelle relazioni:

I disturbi alimentari possono portare a isolamento sociale e problemi nelle relazioni interpersonali. Se ci si sente alienati o distanti dagli altri a causa dei propri comportamenti alimentari, uno psicologo può aiutare ad affrontare queste difficoltà.

Preoccupazioni di salute fisica:

Complicazioni fisiche associate ai disturbi alimentari, come la perdita di peso eccessiva, la mancanza di energia o problemi gastrointestinali, possono richiedere l’intervento di uno specialista.

Difficoltà nel controllare i propri comportamenti alimentari:

Se si lotta a mantenere un rapporto sano con il cibo e si ha difficoltà a controllare i propri comportamenti alimentari, è importante cercare supporto professionale.

In generale, se si ha il sospetto di avere un disturbo alimentare o si conosce qualcuno che ne soffre, è consigliabile consultare uno psicologo specializzato in questo campo il prima possibile. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare le prospettive di recupero e promuovere una buona salute mentale e fisica